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Il Parco del Delta del Po, con i suoi 54.000 ettari, è la più grande area protetta dell'Emilia-Romagna. Suddiviso in sei stazioni, è tutto compreso nel settore meridionale del delta del grande fiume: un habitat praticamente perfetto per l'abbondante fauna presente, ma anche il mondo vegetale, nonostante i pesanti e limitanti interventi dell'uomo, può vantare una quantità rilevante di specie. La fauna presenta ancora un'enorme varietà, soprattutto per quanto riguarda gli uccelli: se il simbolo dell'area è senz'altro il fenicottero rosa, trovano qui dimora abituale anche gabbiani, sterne, aironi, pettegole, beccacce e rapaci come l'allocco e l'assiolo. Tra i predatori terrestri vanno ricordati volpi, tassi, donnole e faine. Daini e cervi rappresentano i mammiferi più presenti, mentre nelle zone umide è l'anguilla la specie più nota e diffusa, anche se non mancano carpe, tinche, lucci e persici. Se la natura sembra fare la parte del leone quanto a motivi di interesse, in realtà anche la mano dell'uomo contribuisce a rendere il delta del Po molto interessante: tra i tanti luoghi significativi menzioniamo, da nord a sud, il castello di Mesola, la torre Abate, Codigoro e l'abbazia di Pomposa, Goro e Gorino, Comacchio, le oasi e le vallette di Ostellato, la Pialassa della Baiona, la basilica di Sant'Apollinare in Classe, i Magazzini del Sale e le saline di Cervia. In questa guida, curata da Atlantide Soc. Coop. Sociale p.a., sono stati selezionati oltre 20 itinerari, da percorrere a piedi, in bici o battello, per aiutare i visitatori a orientarsi all'interno del parco, per poterne apprezzare tutto il fascino e la bellezza senza trascurare nulla di rilevante nonostante la sua imponente vastità. Buon viaggio.